sabato 20 ottobre 2012

Lo Stato che vogliamo essere




Molte cose son successe, succedono e succederanno per definire il futuro della Spagna come Stato e come Nazione; allo stesso tempo l'Unione Europea dovrà cercare il suo cammino per il futuro nel quale tutti noi ne dipenderemo sempre più.
Dopo il 12 ottobre, festa nazionale spagnola, questo Paese si trova ad un incrocio che condizionerà il futuro prossimo. Ciò che è più importante ora sono le elezioni in Galizia e nei Paesi Baschi che si terranno il 21 ottobre.
Le elezioni in Galizia sono considerate come un test delle politiche del Governo di Mariano Rajoy poichè sono le prime che ha condotto da quando è al potere come Presidente del consiglio, cioè da nove mesi.
Le elezioni nei Paesi Baschi sono completamente diverse perchè sono le prime in cui è assente il terrorismo dell'ETA e anche perché sarà presente un partito di sinistra con idee politiche di indipendenza simili a quelle dell'ETA ma senza il ricorso alla violenza. E' per questo motivo che sarà la prima volta in cui tutte le sensibilità politiche saranno rappresentate nel parlamento autonomo dei Paesi Baschi.
Questa situazione ha creato incertezza poiché nessuno conosce con esattezza ciò che succederà dato che I risultati dei sondaggi son molto diversi tra loro e nello stesso momento non si sa bene in che modo si svolgerà l'attuazione delle nuove politiche economiche.
Novembre sarà un mese cruciale per la Spagna perché ci saranno le elezioni in Catalogna e gli indipendentisti condurranno un referendum per l'autodeterminazione della loro terra, ci potrà quindi essere un nuovo Stato in Europa.
Ecco l'agenda per la classe politica spagnola, che ha perso molta reputazione a causa della corruzione e delle misure prese per controllare la crisi economica in un Paese in cui ci sono più di 5 milioni di disoccupati di cui più del 50% hanno meno di 35 anni.
Il fenomeno dell'emigrazione è tornato proprio nel  momento in cui la generazione dei giovani è la più istruita di tutte le generazioni precedenti in Spagna. Essi devono cercare il loro futuro in altri Paesi che offrono loro maggiori possibilità.
Dunque è adesso e non domani che gli spagnoli devono decidere il loro futuro con gli strumenti democratici che abbiamo e non solamente con manifestazioni e scioperi. Il gioco è cominciato e purtroppo credo che non ci sarà nessun vincitore perché le posizioni in gioco son troppo distanti. Spero di sbagliarmi.

Ignacho Fernandez

Universidad Carlos III Madrid



Tradotto da Francesco Piccat

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